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Foresta di Is-Cannoneris 30 min

09Feb
Non è raro in questa foresta incontrare l’aquila reale, il falco pellegrino, il gheppio, il corvo imperiale e le beccacce. Al confine con il complesso forestale di Monte Nieddu, inoltre, sono presenti diversi esemplari anche di notevoli dimensioni di ginestra dell’Etna.
Inquadramento geografico e amministrativo
Provincia: Cagliari
Comuni: Pula, Domus de Maria, Villa S. Pietro
Superficie: 3827 ettari
Tel: 070 9270285 – Fax:070 927025

Complesso: Gutturu Mannu

Descrizione generale
Conosciuta col nome di “Foresta Demaniale di Pula”, comprendeva in un unico corpo circa 4500 ha. Successivamente, in seguito ad acquisti, la superficie venne estesa sino a poco meno di 9500 ha, superficie che comprendeva gli attuali complessi di Is Cannoneris e di Pixinamanna. La Foresta faceva parte dei 200.000 ettari assegnati dallo stato alla Compagnia delle Ferrovie e da questa venne restituita al Demanio Statale nel 1870. Fu successivamente venduta ai privati e da allora iniziò uno sfruttamento eccessivo del soprassuolo boschivo. I tagli indiscriminati, il pascolo praticato con eccessivi carichi e i numerosi incendi compromisero l’equilibrio naturale della foresta. Nel 1903 fu finalmente espropriata e data in gestione al Demanio Statale. Dai primi anni del secolo si iniziò il recupero di ciò che pascolo ed incendi avevano completamente distrutto. L’attuale gestione forestale del complesso intende ricostituire e conservare il patrimonio boschivo, preservandolo da quelle azioni distruttive che nel passato hanno rischiato di comprometterne definitivamente l’equilibrio e deturparne irrimediabilmente la bellezza.
La foresta demaniale di Is Cannoneris è compresa per intero tra le aree che riguardano la proposta di istituzione del del Parco naturale del Sulcis in quanto ‘Esteso areale occidentale del cervo sardo.
La porzione nord della foresta, per più della metà della sua superficie ricade nell’area S.I.C. I.T.B. 001105 – ‘Foresta di Monte Arcosu’ e per gran parte della sua superficie nell’ Oasi permanente di protezione faunistica ‘Piscina Manna – Is Cannoneris’ come da decreti n°127 del 15.06.79 n°1818 del 30.12.79.
La foresta è una meta turistica di forte richiamo per le sue bellezze floro-faunistiche, ed è considerata una delle più ricche foreste dell’area sulcitana. Non è raro avvistare il cervo sardo in libertà e gli altri animali. Le bellezze naturalistiche e paesaggistiche della foresta sono apprezzabili anche dai visitatori che provengono dalla strada interna alla F.D. Pixinamanna. La presenza di alcuni nuraghi e le pareti a strapiombo di Calamixi, rendono particolarmente interessante la visita. La foresta può essere percorsa nella sua viabilità principale e secondaria (alcuni sentieri o mulattiere) grazie ad un sistema di segnaletica esaustiva ai fini escursionistici.

Aspetti climatici
All’interno del complesso forestale esiste una stazione di rilevamento climatico a quota 716 m. s.l.m.
La temperatura media annua è pari a 13,1°C. La media del mese più freddo (febbraio) è di 1,7 °C; la media del mese più caldo (luglio) è di 29,2 °C. L’escursione termica annua è di 8,2 °C; le massime e le minime assolute, registrate nei mesi di febbraio e luglio sono rispettivamente di 8,9 °C e 17,2 °C.
Le precipitazioni seguono un regime caratterizzato da massimi invernali (dicembre-febbraio) ed autunnali (ottobre-novembre) per un totale di 1172 mm di pioggia caduta (media annua totale).
Secondo la classificazione climatica del Pavari si può supporre che la foresta ricada nel suo complesso nella zona fitoclimatica del Lauretum – sottozona calda e fredda, tipo con siccità estiva. Alla sottozona calda appartengono quelle fasce con altitudine che varia dai 200 ai 600 m, mentre alla sottozona fredda quelle con altitudine variabile dai 600 ai 1000m.

Aspetti geopedologici
Il substrato è costituito da rocce intrusive del Paleozoico riferibili principalmente a graniti (leucograniti e granodioriti) ed in parte si rileva anche la presenza di scisti (micascisti) distribuiti sul lato sud e sud-orientale del complesso forestale. Il complesso forestale di Is Cannoneris è interessato da morfologia accidentata in alcune aree e più dolce in altre. Presentano territorio maggiormente accidentato con tratti caratterizzati da forti pendenze, le aree limitrofe a Portas Santas e P.ta Sapienza, P.ta Matta Sola, P.ta Calamixi, la parte a nord del perimetro forestale (M. Mannu e P.ta Is Litteras) e quella ad ovest (da P.ta Is Spadas a Punt’e sa Stria).
Al suo interno la foresta è solcata da numerosi impluvi dove scorrono corsi d’acqua a portata stagionale. I corsi d’acqua principali sono: Mitza su Filisargiu, R. Isca de Crapitta, Canale de su Marigosu, Riu sa Truba e sa Para, Riu su Pizianti, Canale Medau Angiu.
All’interno della foresta, le quote variano tra i 225 m. s.l.m. ai 979 m. s.l.m. in cima al monte P.ta Sebera.

Aspetti vegetazionali
La foresta costituisce un esempio di vegetazione forestale ben affermata e distribuita omogeneamente, considerando soprattutto il settore occidentale. Vi è infatti una forte concentrazione di boschi di leccio che garantiscono una elevata azione protettiva, garantita comunque anche dalla macchia mediterranea, che si presenta con copertura omogenea ed uniforme. Esistono poche aree dove l’azione erosiva degli agenti atmosferici ha asportato gli strati più superficiali del suolo e determinato l’affioramento della roccia madre.
Le specie animali che vi abitano sono numerose e di notevole interesse naturalistico-ambientale. Sono stati reintrodotti in numero consistente il Cervo sardo ed il daino, specie che hanno rischiato l’estinzione ma ad oggi proliferano distribuendosi sull’intero territorio del Sulcis. Dapprima introdotti e tenuti all’interno di un’area recintata, collocata nei pressi dell’area servizi, gli animali si sono ambientati riconquistando quegli spazi che un tempo erano stati sottratti dalla forte antropizzazione e sfruttamento ai fini venatori del territorio. Presente anche il cinghiale. Popolano la zona anche altri piccoli mammiferi come le volpi, le donnole, i gatti selvatici, i ghiri, ecc.. Non è raro incontrare l’aquila reale, il falco pellegrino, il gheppio, il corvo imperiale e le beccacce. In località Is Concas de S’Arrideli, al confine con il complesso forestale di Monte Nieddu, sono presenti diversi esemplari anche di notevoli dimensioni di ginestra dell’Etna.
Ricca di specie forestali affermate, il comprensorio costituisce un esempio interessante sotto il profilo paesaggistico. La vegetazione interna al complesso forestale è a tratti molto rigogliosa, se si escludono alcune aree scarsamente ricoperte da vegetazione costituita da macchie (macchia-foresta), non per questo di minore interesse paesaggistico. Sicuramente interessante il panorama visibile dalla P.ta Sepera che permette di dominare buona parte del golfo di Cagliari e la costa sud-ovest della Sardegna (sino a Portoscuso) e ovviamente parte delle limitrofe foreste di Pantaleo e M. Nieddu . Le formazioni rocciose più attraenti e suggestive si concentrano nelle seguenti località: nella parte centrale del comprensorio (Portas Santas, P.ta Sapienza, P.ta Matta Sola, P.ta Calamixi), nella parte nord (M. Mannu e P.ta Is Litteras).

Come si raggiunge
La foresta è raggiungibile percorrendo circa 13 chilometri dal centro abitato di Domus de Maria,
percorrendo una strada interpoderale che consente di arrivare in località Sedda Is Tovus, situata nei pressi della caserma forestale. La foresta è collegata con la F.D. Piscinamanna, F.D. Guturu Mannu, F.D. Pantaleo e F.D. Monte Nieddu, essendo centrale rispetto ad esse.

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